Una sarabanda di personaggi improbabili. Un conduttore che cerca di sopravvivere a continue interruzioni e al «fiato pestilenziale» della sua spalla. Un tecnico in regia che interpreta mille voci diverse e ride fragorosamente in diretta.
CULT - Ogni mattina, dalle 7 alle 10, va in onda su Radio 105 una trasmissione ormai cult: "Lo zoo di 105". Capobanda dello zoo è il dj
Marco Mazzoli, ma nelle gabbie ruggiscono l'eclettico tecnico
Gibba, il
mago Wender (al momento si è però allontanato dalla trasmissione) e altre "interferenze" come i dj Pino Balera, Beppe Pista e Pino Master Flash o l'inviata speciale Lily Rossetti.
Ma soprattutto nello zoo ruggisce un leone. Anzi
il Leone:
Leone Di Lernia, uno dei conclamati e storici re del trash all'italiana.
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Leone, Mazzoli e Gibba
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RADIO JIMMY NETWORK - Sorta di mix tra un "
Alto gradimento" ricalibrato sui giovani di oggi e una classica fascia "musica più intrattenimento" da radio commerciale, lo "Zoo di 105" è dominato dalla figura del fantomatico
Jimmy. Onnipotente e ricchissimo magnate, Jimmy ha creato un universo radiofonico tutto suo. "Il padre dei padri" Jimmy si inserisce nelle frequenze dello "Zoo" a suo piacimento, per la disperazione di Mazzoli, chiamando dal suo ufficio di New York e lanciando nell'etere la sua improbabile Radio Jimmy Network. Da Radio Jimmy Network sono sbarcati nello "Zoo" una serie di mini-programmi ognuno con suo conduttore. Ci sono le
parodie di altri storici programmi di Radio 105, come la "David Mania Mix" che fa il verso alla "Discomania" o come il "Planet Dingo", ispirato al "Planet Ringo" condotto da un altro dei nomi noti della radio. Ci sono
Pino Balera e
Beppe Pista, animatori con accento romagnolo in stile "Ca' del liscio". C'è il "re delle discoteche"
Pino Master Flash e il suo "spazio di tendenza", "Cereali a colazione". C'è l'inviata speciale
Lily Rossetti, con i suoi servizi in cui regolarmente finisce per insultare tutti. Ci sono le versioni "alla Zoo" dei trailer cinematografici dei film sulla cresta dell'onda e sboccatissimi spot. Soprattutto c'è l'alterco continuo tra Mazzoli, Leone Di Lernia e Gibba, che si sfottono a vicenda e tengono alto il ritmo.
VOLGARITA' - Volgari? Demenziali all'eccesso? Grossolani? Di certo la comicità di Leone non è anglosassone né sottile, ma, come dice Edoardo Hazan, editore di Radio 105 e della "sorella"
Radio Montecarlo, «bisogna prenderli come sono. La trasmissione ha avuto un successo immediato, perché la gente sente che sono veri. Che parlano come si fa tutti i giorni.
La Gialappa's dei primi tempi non era tanto diversa. E poi oggi è così difficile far ridere...». E a strappare risate, Leone e soci, non hanno certo problemi. Anche con tanta autoironia: perché secondo loro, nonostante 1.153.000 spettatori al giorno (dati Audiradio), "Lo zoo di 105" è e resterà «
la trasmissione che non piace».
Paolo Ottolina